Perchè molti ballerini praticano il Pilates?

Perchè molti ballerini praticano il Pilates?

Perchè molti ballerini praticano il Pilates?

Molti ballerini professionisti, o che stanno studiando per diventarlo, non si limitano al quotidiano lavoro in sala ballo, ma usano svariate tecniche alternative per perfezionare alcuni aspetti fisici. A volte si tratta di colmare carenze muscolari, specie negli uomini che devono rinforzare la parte superiore per poter migliorare la tecnica di passo a due, ma più spesso si tratta di un lavoro di miglioramento dell’apertura, vero cruccio per molti danzatori. I ballerini praticano il Pilates come tecnica di stretching che permette l’allungamento e il rafforzamento di specifiche parti del corpo con un lavoro dettagliato e preciso, rivelandosi molto adatti ai ballerini. Infatti questa tecnica si è sviluppata proprio intorno alla danza, Joseph Pilates dagli anni 60 e Juliu Horvath qualche anno dopo hanno perfezionato i loro studi direttamente sul corpo dei ballerini, creando il metodo Pilates il primo e lo Yoga for dancers poi divenuto Gyrokinesis il secondo.
Un altro importante fattore, se non il più importante, per cui molti ballerini ricorrono al Pilates è quello di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dell’uso che se ne fa. Si pensa che i danzatori classici abbiano un grande controllo dei propri muscoli e una marcata sensibilità relativa al movimento, ma questo è vero solo in parte. Sicuramente c’è un grande controllo dei muscoli delle gambe, e un’abitudine a pensare il corpo, ma l’attenzione è talmente focalizzata su determinate zone da trascurare completamente altre, come ad esempio la schiena, che è costantemente tenuta ma senza una vera attenzione, creando a volte notevoli blocchi muscolari. Migliorare la sensibilità verso il proprio corpo permette una migliore gestione muscolare, con una riduzione degli infortuni e dei dolori, ma anche un miglioramento tecnico, poiché ballerini con maggiore controllo del movimento e della postura possono raggiungere una più elevata qualità. Molti ballerini, e in special modo le donne, hanno un rapporto conflittuale con il proprio corpo, con un doloroso sdoppiamento tra l’immagine che hanno nella testa e ciò che lo specchio riporta. Imparare a sentire, e quindi a guardare dall’interno, può migliorare questo rapporto, permettendo di sfruttare meglio le personali potenzialità. In conclusione, uscire dagli schemi mentali della danza classica e sviluppare differenti sensibilità motorie e posturali può rendere più efficace lo strumento di lavoro di un danzatore: il suo corpo. Inoltre è lecito pensare che se il corpo assimila le tensioni emotive, trasformandole in tensioni muscolari, imparando a capire questi segnali sia possibile gestire meglio lo stress, sempre presente in un lavoro così difficile dal punto di vista psico-fisico