Pilates per la terza età: 5 motivi per praticarlo
E’ indicato per attenuare e rallentare gli effetti negativi dell’invecchiamento.
Consente di iniziare l’allenamento con esercizi molto facili ed intensificarlo gradatamente.
Lo stesso Joseph Pilates continuò ad allenarsi anche in vecchiaia secondo il metodo da lui sviluppato, proprio perché la terza età non si definisce in base agli anni ma al proprio stato di salute psicofisica.
La respirazione toracica profonda e volontaria utilizzata è indicata per contrastare la diminuzione di elasticità polmonare e di mobilità della gabbia toracica, che sopraggiungono con gli anni. Ne risulta quindi un favorito assorbimento di ossigeno da parte del cervello e degli altri organi che conservano meglio la loro efficienza.
Pilates per la terza età: 5 motivi per praticarlo:
- Migliora la capacità di reazione e la coordinazione, che possono rivelarsi utili nei movimenti di tutti i giorni.
- Conserva la massa muscolare, irrobustendo i muscoli del corpo in maniera equilibrata, dall’interno verso l’esterno e aiutando a mantenere giovane il fisico.
- Previene l’osteoporosi poiché si rinforza anche la sostanza ossea.
- Stabilizza le articolazioni, che si mantengono mobili e funzionali più a lungo (es. i movimenti circolari delle braccia e delle gambe aiutano a preservare la solidità e l’elasticità delle articolazioni delle spalle e dei fianchi).
- Consente di allungare e irrobustire la colonna vertebrale, correggendo i difetti di postura che nella terza età diventano più evidenti.