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Si avvisa la gentile clientela che il nuovo regolamento dello studio Pilafit® prevede la validità annuale delle tessere.
La validità delle NUOVE TESSERE è di 1 ANNO
Coloro che volessero terminare le proprie entrate sono pregati di contattare lo studio Pilafit® per poterle ultimare entro il 2018.

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Il pilates fa dimagrire?

Il pilates fa dimagrire?

Quando si parla di Metodo Pilates una delle domande più frequenti è se questa tecnica aiuta a dimagrire. Il Pilates può favorire il dimagrimento attraverso differenti modalità di allenamento. Se affiancato a una dieta equilibrata per perdere peso, che riduca le porzioni di carboidrati, che preveda l’uso di frutta, verdura e proteine.
Gli esercizi di Pilates vanno a tonificare la muscolatura soprattutto del tronco, rafforzando il fisico e modellando i muscoli. Ciò avviene non soltanto mediante la stimolazione dell’apparato muscolare di superficie, ma anche andando a sollecitare la “muscolatura profonda”.Tutto questo può tradursi in un dispendio di energie e in un lavoro aerobico tali da forzare l’organismo a un maggiore consumo di risorse, attingendo anche ai depositi di grasso.
Prima e dopo la pratica dei vostri esercizi è sempre bene fare un minimo di riscaldamento anche soltanto praticando un po’ di stretching per sciogliere i muscoli che sono implicati nello sforza fisico.
Esercizio per addominali sodi
Esercizio per pancia piatta
Esercizio per dimagrire e tonificare le gambe.
Esercizio per braccia più forti e snelle.
Perchè molti ballerini praticano il Pilates?

Perchè molti ballerini praticano il Pilates?

Molti ballerini professionisti, o che stanno studiando per diventarlo, non si limitano al quotidiano lavoro in sala ballo, ma usano svariate tecniche alternative per perfezionare alcuni aspetti fisici. A volte si tratta di colmare carenze muscolari, specie negli uomini che devono rinforzare la parte superiore per poter migliorare la tecnica di passo a due, ma più spesso si tratta di un lavoro di miglioramento dell’apertura, vero cruccio per molti danzatori. I ballerini praticano il Pilates come tecnica di stretching che permette l’allungamento e il rafforzamento di specifiche parti del corpo con un lavoro dettagliato e preciso, rivelandosi molto adatti ai ballerini. Infatti questa tecnica si è sviluppata proprio intorno alla danza, Joseph Pilates dagli anni 60 e Juliu Horvath qualche anno dopo hanno perfezionato i loro studi direttamente sul corpo dei ballerini, creando il metodo Pilates il primo e lo Yoga for dancers poi divenuto Gyrokinesis il secondo.
Un altro importante fattore, se non il più importante, per cui molti ballerini ricorrono al Pilates è quello di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dell’uso che se ne fa. Si pensa che i danzatori classici abbiano un grande controllo dei propri muscoli e una marcata sensibilità relativa al movimento, ma questo è vero solo in parte. Sicuramente c’è un grande controllo dei muscoli delle gambe, e un’abitudine a pensare il corpo, ma l’attenzione è talmente focalizzata su determinate zone da trascurare completamente altre, come ad esempio la schiena, che è costantemente tenuta ma senza una vera attenzione, creando a volte notevoli blocchi muscolari. Migliorare la sensibilità verso il proprio corpo permette una migliore gestione muscolare, con una riduzione degli infortuni e dei dolori, ma anche un miglioramento tecnico, poiché ballerini con maggiore controllo del movimento e della postura possono raggiungere una più elevata qualità. Molti ballerini, e in special modo le donne, hanno un rapporto conflittuale con il proprio corpo, con un doloroso sdoppiamento tra l’immagine che hanno nella testa e ciò che lo specchio riporta. Imparare a sentire, e quindi a guardare dall’interno, può migliorare questo rapporto, permettendo di sfruttare meglio le personali potenzialità. In conclusione, uscire dagli schemi mentali della danza classica e sviluppare differenti sensibilità motorie e posturali può rendere più efficace lo strumento di lavoro di un danzatore: il suo corpo. Inoltre è lecito pensare che se il corpo assimila le tensioni emotive, trasformandole in tensioni muscolari, imparando a capire questi segnali sia possibile gestire meglio lo stress, sempre presente in un lavoro così difficile dal punto di vista psico-fisico
Come e perché il Pilates può aiutare i corridori?

Come e perché il Pilates può aiutare i corridori?

La corsa è un’attività ad alto impatto che pone l’accento sulla parte inferiore della schiena e sulle articolazioni inferiori. Qualsiasi squilibrio nell’uso muscolare delle gambe e delle anche può causare dolore e lesioni a un corridore, in particolare del ginocchio e dell’anca. I corridori tendono ad avere muscoli del polpaccio, quadricipiti e flessori dell’anca molto forti. Il Pilates aiuta a rafforzare i muscoli posteriori della coscia, l’interno cosce, e i glutei per togliere pressione alla parte anteriore e laterale della gamba, conducendo ad un migliore allineamento e meno possibilità di lesioni
Sapendo che è fondamentale avere il Core, la schiena, i fianchi, ed i muscoli pelvici forti, quali sono i migliori esercizi Pilates che i corridori possono fare per rafforzare questi muscoli?
Bridging è grande, soprattutto se hai la certezza di tenere il ginocchio in linea con l’anca e la caviglia durante l’esercizio. Utilizzando una piccola palla tra le ginocchia si può contribuire a mantenere le cosce attive.
Swimming rafforza gli estensori della schiena, i fianchi / glutei, i polpacci e gli addominali. Si tratta di un esercizio incredibile!
Side kicks è un esercizio molto difficile. Detto questo, si ottiene una gamma completa di flessione dell’anca e l’estensione che lo rende utile per l’esecuzione.
full Roll-up , è un esercizio di flessione, serve per allungare la colonna vertebrale mentre si lavora in modo sequenziale attraverso gli addominali. E’ un esercizio perfetto per gli addominali.
 
C’è un esercizio Pilates che funziona per la maggior parte dei muscoli sopra menzionati, se non tutti?
La cosa grandiosa degli esercizi di Pilates è che lavorano tutti i muscoli contemporaneamente. Di quelli che ho citato, lo Swimming è probabilmente il più utile per i corridori, soprattutto perché è in estensione del tronco.
Quante volte si suggerisce a un corridore di fare Pilates,  combinato al proprio allenamento?
Due o tre volte a settimana per 30-60 minuti sarebbe ottimo, ma anche una volta a settimana funziona.
C’è qualcuno, o più, esercizi pilates che potrebbero essere uno stiramento ideale per un corridore piuttosto che un movimento di forza?
Realisticamente la maggior parte degli esercizi di Pilates coinvolgono sia l’allungamento che la forza. Se i vostri muscoli posteriori della coscia non sono forti come i quadricipiti, quindi qualsiasi esercizio intensive al bicipite femorale dovrebbe essere anche un allungamento del quadricipide e viceversa. In generale penso che i corridori tendono a concentrarsi troppo sullo stretching dei loro muscoli posteriori della coscia e non abbastanza sullo stretching dei quadricipidi, dei flessori dell’anca e IT Bands. Il roller , se pur doloroso, a volte, è un ottimo modo per liberare queste aree.
Il Pilates deve essere fatto prima o dopo una corsa?
L’ideale sarebbe fare Pilates dopo la corsa in modo che i muscoli sono caldi È possibile utilizzare il roller sia prima che dopo.
Quali altri esercizi  Pilates si consigliano ai corridori?
The 100 e la Serie addominali (single leg stretch, double leg stretch, scissor, double leg lower/lift, e criss-cross) per la respirazione e la forza addominale.

Fonti: pilatesshop.it

Cosa significa Powerhouse?

Cosa significa Powerhouse?

Power House detta sede del potere o core è la zona del nostro corpo da cui partono tutti i movimenti di Pilates: parte bassa della schiena, addome e torace.

Il Power House nel Pilates va rinforzato il più possibile in modo da sviluppare il completo controllo addominale nel profondo.

Irrobustendo i muscoli che sostengono la colonna è possibile proteggere meglio la parte inferiore della schiena, la colonna vertebrale, miglio­rare il con­trollo degli arti supe­riori, inferiori e faci­li­tare il movimento della colonna vertebrale.

Il metodo Pilates va al di là dei corsi di gruppo che possiamo seguire in palestra. Viene infatti utilizzato anche nel campo della rieducazione posturale e nella fisioterapia. Gli esercizi di Pilates puntano a rafforzare i muscoli del tronco e a reallineare la colonna vertebrale. Sono accompagnati dalla consapevolezza del respiro.

Si rinforzano in questo modo sia i muscoli della schiena che gli addominali. L’obiettivo principale del Pilates è il rafforzamento dei muscoli della zona del tronco, compresi, addome, glutei, adduttori e zona lombare. Questa fascia corporea viene chiamata Power House.

Il Pilates insegna a controllare i movimenti del corpo e a muoversi in modo fluido. I movimenti devono essere molto precisi e mai bruschi. Si va alla ricerca del proprio baricentro e a rafforzare la Power House per migliorare la postura. La respirazione è ben coordinata con i movimenti.

Scegliere di seguire un corso di Pilates è benefico per il rimodellamento estetico del corpo e soprattutto per ritrovare la funzionalità dell’intera struttura anatomica, in base alle proprie condizioni di salute. Il Pilates aiuta ad allungare e a tonificare i muscoli, ma non ad ingrossarli, come invece avviene nel Body Building.

Questo metodo di allenamento è utile per rafforzare i muscoli fondamentali per mantenere una postura corretta, per l’allineamento scheletrico e per la deambulazione. Il Pilates, se praticato con regolarità, ha numerosi benefici: migliora la coordinazione e la respirazione, è benefico per la tonicità muscolare e cardiovascolare, è utile per la concentrazione, definisce la muscolatura e la allunga, aiuta ad alleviare i dolori cervicali e a perdere peso, perché permette al corpo di svolgere attività fisica in modo regolare, dolce e salutare.

Per iscrizione al corso:

STUDIO PILAFIT

Chiama al numero T. +41762789018

pilates mamma baby

PILATES MAMMA BABY

Pilates per mamme e bambini 0-12 mesi.

Per ritrovare il corpo dopo il parto, recuperare una buona forma fisica e, al tempo stesso, coccolare il tuo bambino.
Praticato dopo almeno 40 giorni dal parto e dopo almeno 3 mesi in caso di parto cesareo, può essere un percorso dolce e graduale per riorganizzare quelle zone corporee che in gravidanza hanno subito maggiori cambiamenti: pancia, per il controllo del centro del corpo, spalle e schiena, sovraccaricate durante l’allattamento e il cambiamento dello stile di vita, braccia e gambe, rafforzando e allungandone la muscolatura.
Particolare attenzione sarà rivolta al recupero graduale del pavimento pelvico e comunque di tutta quella muscolatura che ha perso tono durante la gravidanza, e il rilassamento di quella che si è contratta eccessivamente.
Contemporaneamente coinvolgeremo i bambini, svilupperemo l’attaccamento e il dialogo continuo che hanno con voi mamme, forniremo loro un ambiente in cui saranno liberi di muoversi e di rispondere spontaneamente. La lezione è composta da esercizi dinamici ad alto contatto con il proprio bambino, mirati a sciogliere le tensioni muscolari, tonificare il corpo e rilassare la mente. Gli esercizi sono a ritmo di musica e alla portata di tutti. Un modo dolce e divertente per riprendere l’attività fisica da mamma, dopo il parto, insieme al proprio bambino; ritrovare il giusto equilibrio, affrontare la giornata e relazionarsi con i propri figli diventerà più semplice. Questo programma di lavoro è creato appositamente per allenarsi in compagnia del proprio bebè, coinvolgendolo attivamente fin da piccolissimo e favorendo il suo sviluppo emotivo, cognitivo e fisico. E’ dedicato a tutte quelle mamme che hanno partorito da almeno 8 settimane, alle mamme che hanno il desiderio di tornare in forma e creare un momento di comunione con se stesse e con il proprio piccolo in un mondo a misura di mamma

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Joseph Pilates

In dieci sedute sentirete la differenza; in venti vedrete la differenza; e in trenta avrete un corpo completamente nuovo.

[Sul metodo Pilates]

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8 principi da seguire durante gli esercizi di pilates

8 principi da seguire durante gli esercizi di pilates

Esistono otto principi guida, derivanti dalla diretta esperienza di Joseph Pilates stesso, che rappresentano i punti chiave di questo metodo. 

E’ importante aver presente questi principi durante lo svolgimento degli esercizi:

  1. Concentrazione. E’ fondamentale per l’esecuzione degli esercizi rimanere attivi con la mente: dobbiamo infatti pensare che ogni movimento è frutto del pensiero.
  2. Respirazione. Proprio perché una corretta respirazione ossigena il sangue, favorisce la circolazione ed espelle le tossine, sarebbe importante imparare a respirare bene quando affrontiamo una qualsiasi attività. Il metodo Pilates ci insegna a non smettere mai di respirare durante qualsiasi movimento, per quanto impegnativo,  stiamo facendo.
  3. Ricerca del Centro. Tutte le nostre forze devono essere rafforzate a cominciare dal centro per poi partire da lì con energia e determinazione. Per centro si intende la zona che si trova tra la parte bassa della schiena e il torace, la zona che comprende tutti gli addominali, interni ed esterni, visibili ed invisibili. Se riusciamo a rafforzare il nostro centro, a renderlo stabile, i movimenti che affronteremo saranno corretti così come la nostra postura.
  4. Controllo. E’ fondamentale avere sotto controllo tutta la progressione dell’esercizio per cercare di compierlo nella maniera corretta. Se non teniamo sotto controllo il nostro corpo durante l’esecuzione degli esercizi, verrà naturale usare sempre i soliti muscoli, quelli che la nostra mente riconosce in maniera immediata e che può richiamare senza sforzo, non aiutando a sviluppare altri che ne avrebbero più bisogno.
  5. Precisione. Si tratta di riservare la massima attenzione a ogni particolare, a ogni passaggio ed elemento che costituiscono un esercizio, per quanto semplice questo possa sembrare a un primo approccio. Maggiore è la precisione con cui eseguiamo un esercizio, maggiore è il beneficio che trarremo.
  6. Fluidità. Con il  passar del tempo e la maggior confidenza con i vari esercizi, senza mai perdere le caratteristiche accennate sopra, si tenderà ad eseguire gli esercizi in maniera fluida e naturale.
  7. Isolamento. Concentrazione e discernimento possono aiutarci ad isolare i vari muscoli e le varie articolazioni chiamate in causa da ciascun esercizio. Con il Pilates arriveremo a riconoscere e quindi utilizzare solo i muscoli coinvolti in un determinato movimento con un profitto maggiore e un minore dispendio di energie.
  8. Ripetizione. Con la ripetizione e la frequenza si ha un miglioramento dell’abilità d’esecuzione.

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pilates in gravidanza

Il Metodo Pilates è un sistema di allenamento messo a punto per migliorare la struttura fisica, tonificare la muscolatura e rinforzare il corpo nel suo insieme, si presta con alcune accortezze anche alla pratica durante il periodo della gravidanza.

La pratica del Pilates può offrire validi benefici per la salute delle donne in gravidanza, purché praticata nel rispetto di alcune piccole regole precauzionali. A cominciare dal fornire una maggiore consapevolezza del proprio corpo per proseguire nell’ottica del miglioramento della propria postura e dei sistemi circolatorio, respiratorio e digerente.

Molto importante è il rafforzamento della muscolatura profonda, che fornirà così un aiuto ulteriore nel sostenere il peso crescente del bambino. Si otterrà così anche un alleggerimento dello sforzo a carico della colonna vertebrale, con la conseguente riduzione del rischio di mal di schiena.

Legato al peso crescente del bambino è anche il beneficio offerto in termini di miglioramento del baricentro, così da ridurre possibili problemi legati alla coordinazione dei movimenti e all’equilibrio del corpo.

In vista del parto molto utile può rivelarsi l’allenamento del pavimento pelvico indotto dagli esercizi di Pilates. Potrebbe inoltre favorire una più rapida ripresa post parto.

Per iscrizione al corso:

PILATES MAMMA BABY
Il corso ideato per rimettersi in forma dopo la gravidanza e rimodellare il proprio corpo.

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pilates terza età

E’ indicato per attenuare e rallentare gli effetti negativi dell’invecchiamento.

Consente di iniziare l’allenamento con esercizi molto facili ed intensificarlo gradatamente.

Lo stesso Joseph Pilates continuò ad allenarsi anche in vecchiaia secondo il metodo da lui sviluppato, proprio perché la terza età non si definisce in base agli anni ma al proprio stato di salute psicofisica.

La respirazione toracica profonda e volontaria utilizzata è indicata per contrastare la diminuzione di elasticità polmonare e di mobilità della gabbia toracica, che sopraggiungono con gli anni. Ne risulta quindi un favorito assorbimento di ossigeno da parte del cervello e degli altri organi che conservano meglio la loro efficienza.

Pilates per la terza età: 5 motivi per praticarlo:

  1. Migliora la capacità di reazione e la coordinazione, che possono rivelarsi utili nei movimenti di tutti i giorni.
  2. Conserva la massa muscolare, irrobustendo i muscoli del corpo in maniera equilibrata, dall’interno verso l’esterno e aiutando a mantenere giovane il fisico.
  3. Previene l’osteoporosi poiché si rinforza anche la sostanza ossea.
  4. Stabilizza le articolazioni, che si mantengono mobili e funzionali più a lungo (es. i movimenti circolari delle braccia e delle gambe aiutano a preservare la solidità e l’elasticità delle articolazioni delle spalle e dei fianchi).
  5. Consente di allungare e irrobustire la colonna vertebrale, correggendo i difetti di postura che nella terza età diventano più evidenti.